venerdì 17 settembre 2010
giovedì 26 agosto 2010
mercoledì 25 agosto 2010
mercoledì 11 agosto 2010
AGOSTO
… « Paura, Mi sono spaventato un po’ quando ho sentito bussare, non avevo pensato che potessi essere tu, ma non avevo paura, era soltanto la solitudine, Questa poi, la solitudine, quanto dovrai ancora imparare per sapere cosa sia, Ho sempre vissuto da solo, Anch’io, ma la solitudine non è vivere da soli, la solitudine è il non essere capaci di fare compagnia a qualcuno o a qualcosa che sta dentro di noi, la solitudine non è un albero in mezzo a una pianura dove ci sia solo lui, è la distanza tra la linfa profonda e la corteccia, tra la foglia e la radice, Stai farneticando, tutte le cose che nomini sono legate fra loro, lì non c’è nessuna solitudine, Lasciamo stare l’albero, guardati dentro e vedrai la solitudine, Come si suol dire, solitario anche fra la gente, Peggio ancora, solitario stare dove non ci siamo nemmeno noi stessi […] Non era di quella solitudine che io parlavo, ma dell’altra, quella di stare con noi stessi, quella sopportabile, che ci fa compagnia, Anche su questa c’è da dire, a volte non riusciamo a sopportarla, invochiamo una presenza, una voce, altre volte quella stessa voce e quella stessa presenza servono solo a renderla intollerabile […] non ricordo di essermi sentito veramente utile, credo anzi che sia questa la prima solitudine, il non sentirci utili » …
(José Saramago, L'anno della morte di Ricardo Reis)
domenica 25 luglio 2010
lunedì 19 luglio 2010
Lettura
ora è diversa
da qualunque aria
io abbia ascoltato
ci sono
solo parole che mi interessano
ammiro la collezione
di calligrafia
il fondo contiene
i caratteri più generali
che cosa sia
io non lo capisco
il respiro
sabato 26 giugno 2010
venerdì 18 giugno 2010
lunedì 10 maggio 2010
Incomincio
è il mio vitale talento
e tiene il passo
col senso di tutte le cose
Rammento come
aperta la camicia sullo sterno
affondasti la lingua...
dentro il mio cuore nudo
Scorgo l'antica legge!
...A mio agio
Fermati con me oggi e questa notte
e mi impadronirò
dell'origine dei poemi
dei beni della terra del sole
E' tempo che spieghi me stesso
alziamoci in piedi
Io ora
ora incomincio
accolgo
lascio che parli a caso
la natura l'energia originale
Oscuro l'inizio
il crescere
il chiudersi del cerchio sempre
il culmine sempre
infine...
il disfarsi
per un sicuro rinascere
L'atmosfera è fatta per la mia bocca
ne sono innamorata
Non ci fu mai più
inizio di quanto
ce n'è ora
né più gioventù o vecchiaia
di quanta ce n'è ora
né vi sarà più perfezione di quanta ce n'è ora
sempre sostanza e accrescimento
Io sono paga
vedo
ballo
rido
e canto
e innaffio le radici
di ciò che è cresciuto
La mia voce …
cerca di ottenere...
Felicità?...
Esse Dinome - da Foglie d'erba, W. Whitman