C’era qualcuno dietro le persiane verdi?
Punte di coda di corridoi
con odori di legni, ai lati altre stanze di ombre, di frescure
mi viene di fare l’amore dietro a zanzariere di pomeriggio
oh mi viene, a pancia sotto
sentire all’ombelico le lenzuola
E sulle guance strofinarmi un odore disteso, che nessuno vede
all’orecchio il meccanismo onirico di molle.
Oh che mi viene, zitto zitto di siesta, allora son viva (!)
Una cosa così, me la faccio la felicità
una cosa ragazzina, nascondina
una cosa di gioco, di ammattire a un tratto.
Lungo cammino di altri luoghi, un giorno indietro, incalcolabile ormai
Ormai
ormai
ormai,
mai ormai, che detestavi “or-mai”
lo detesto! Lo detesto! Tu dicevi
tu, tu, tu, tu, che non hai gia tratto, un colorito ancora
una pittura di pelle, e un..calore, ancora sei, un poco vago
come ombra e frescura e zanzara, come molla cricchiante all’orecchio.
torna a ogni ora la cicala e la vecchina nera
girotondo di vecchina nera calma e quieta mi passa
sulla pancia per sparire nel piccolo bosco di mirto rosa
Dove io ho trovato il nascondiglio del coniglio
e dove lo chiamo di tanto in tanto
coniglio razzo più di fulmine in cielo
più del bacio paventato, del trambusto dell’amorino nato
Del graffio di corsa alla caviglia
quando si vola sul grano
e si ride
e si suda
ti avessi avuto e incantato così come si gioca…
La sera mi sopravvive.
Geometrica nella sua nebbiolina
nel suo richiamo cadenzato, di ninnaò ninnaò e gatti
rasenti il tufo e le soglie scure
funambolate tra un crocicchio e l’altro che è sempre strada.
1 commento:
eii....per caso scopro.....
ciao valee!!
mit.
Posta un commento