lunedì 11 febbraio 2008

Scrivere è una tecnica per tenere a bada

Ascoltare il mio corpo sulla soglia:
forse ne ho bisogno per me stessa.
I miei occhi pur guardando non vedono
anche le più banali attività mi appaiono impraticabili
ad ogni parola dell’una o dell’altra
mi faccio più tranquilla.

Scrivere è una tecnica per tenere a bada.
Per anni ho ricacciato nelle tenebre l’attesa,
con metodo, con determinazione.
Ogni volta che essa si affacciava le dicevo:
“vattene, non rubarmi la vita ” e lei di buon grado se ne andava.

Mi sembrava di averla dominata.
Ho bisogno di tutte le energie per tenermi,
accogliere me stessa con umorismo e compassione.
Sono stata sulla soglia del dolore
mi sgomenta per un istante il fatto di esserci sempre stata
in questo niente.

Un sorriso sormontato da montagne di malinconia
nessuna attesa in questo luogo ha un esisto scontato
“limpida e rinfrescata la luce splende, dopo un orribile tempesta ”.

andar fuori appare un disastro.


Non tristezza ma allegria,
non malinconia ma gioia,
non pianti ma sorrisi,
non nero ma bianco,
non bugie ma verità,
non irrequietezza ma calma,
non urla ma silenzi,
silenzi che nascondono la convinzione di ricominciare a vivere.

L’ombra della mia speranza inizia a farsi strada,
ce la farò?
Chi lo sa!


A volte non sappiamo il perchè di fatti che accadono intorno a noi,
sappiamo solo che dentro la nostra vita
lasciano segni
esempi di futuro.

Tutte insieme per vincere la battaglia più importante.

Vita: quello che ti accade mentre fai progetti per il futuro.

( Daniela P.)

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