martedì 30 ottobre 2007

Appetiti di Caroline Knap




La fame delle donne
di V.D.L.

“Appetiti” è un libro sulle donne, sul meraviglioso e talvolta enigmatico universo femminile del quale l’autrice, Caroline Knap, è un attenta osservatrice. L’autrice riesce infatti a tirar fuori il disagio, l’inquietudine, a sviscerare nelle coscienze di donne che faticano ad abitare nel proprio corpo. La sua, è un indagine socio-culturale ,ma è soprattutto un ‘autobiografia sull’ esperienza di una donna che non si è mai sentita nutrita abbastanza, ha scelto di soffrire la fame per poi “sfamarsi” con i suoi “pasti scheletrici”. E’ un opera nella quale aspetti differenti, quello culturale e sociale, quello strettamente personale e non,quello storico-politico si fondono perfettamente creando un’armonia narrativa che appassiona il lettore. "Appetiti” infatti può diventare una “lettura bulimica” di pagine, frasi, parole, che ogni giorno si divora con trasporto, perché tutte le donne potrebbero e dovrebbero sentirsi più sazie! Ma fino a che punto una donna si concede di essere affamata ,in tutti i sensi della parola? ...E’ proprio questo fondamentale interrogativo, la base, il punto di partenza attraverso il quale la Knap sviluppa la sua analisi, il suo pensiero espresso attraverso un gioco di intrecci su storie di altre donne e di critiche verso un mondo, una società come la nostra che vive di cultura visiva, dove c’è un divario tra la voce del desiderio e quella del divieto. Secondo l’autrice infatti “le donne sono il genere nato e cresciuto con l’idea che l’appetito femminile sia ridotto e limitato”: ogni donna vorrebbe esercitare un livello di controllo su di sé, su come e cosa mangiare,su come apparire, su come vivere; è una battaglia quotidiana contro tante inibizioni che spaventa ,che rende tutte molto insicure. Sazietà, nutrimento, appetito, nozioni che solitamente vengono associate all’immagine del cibo, sono in realtà concetti metaforici ,perché gli appetiti delle donne riguardano “una costellazione più ampia di voglie e di bisogni”. Riguarda l’esigenza di sentirsi accolte nel proprio involucro, il desiderio di trovare una pace fisica e mentale nella ricerca di un equilibrio tra fame fisica e fame emotiva, ma soprattutto riguarda il disperato bisogno di amore, di tenerezza, e della triste consapevolezza circa le proprie fragilità di fronte ad un mare di sopraffazioni e di diveti. “Le donne piangono per i propri bisogni insoddisfatti ,mentre si dedicano a soddisfare quelli degli altri” e la carne si sostituisce alle parole, il corpo alla voce, perché esso spiega l’inesplicabile.
Ecco la ragione che spinge Caroline Knap a mettere in luce anche storie di altre donne che usano il corpo come voce di un ‘intima sofferenza. Si tratta di donne bulimiche spaventate dalla quantità di bisogni di cui necessitano e che si soffocano nel vomito per il disgusto di sè nel tentativo di eliminare quell’oceano di angoscia e sofferenza, donne con una lunga storia di promiscuità di un ossessione sessuale spinte dal bisogno di trovare un identità precisa per la propria vita, donne con un passato di dipendenza dallo shopping,donne ,donne ,e ancora donne ... L’angolazione più affascinante e forse quella maggiormente contraddittoria che spicca per la notevole accezione critica dell’autrice riguarda lo scontro tra cultura e sé, tra debolezza soggettiva e potenza collettiva :lei anoressica spettatrice del movimento femminista. Il momento della “Trasformazione”, esaltato ed elogiato in un primo approccio perché di fatto consegna alle donne diritti e libertà fino a quel momento negate (quella sessuale,individuale...), ma poi attaccato e ridimensionato poiché perde la sua essenza, dando luogo ad una degenerazione. Secondo l’autrice l’attivismo femminista non ha funzionato completamente perché si è scontrato con un passato fatto di tradizioni fortemente radicate nella coscienza di tutti, perché in verità le pulsioni del sesso femminile non sono state considerate, perché di fatto si è assistito ad una mercificazione nel periodo post-rivoluzionario. “Il mondo è ancora ambivalente sul potere femminile perché in realtà esso si mobilita tutt’ora al servizio dell’appetito maschile”: le donne esistono per il loro piacere! Questa vena pessimistica ma lucida pervade l’emozionante e travolgente libro di Karoline Knap, che fa della sua opera una ricerca autentica e veritiera del misterioso mondo femminile, fatto di inquietudini, sofferenze, disagi, inadeguatezze, insufficienze, mancanze, ma anche di rivincite, di rivalse, di speranze, stessi sentimenti questi, che spingono l’autrice a percorrere un cammino che la condurrà verso la lunga strada della guarigione. Tutto ciò costituisce l’essenza degli appetiti femminili, "il cuore della fame delle donne”.

Nessun commento: