lunedì 8 ottobre 2007

Toccare le corde giuste!

Campagna nolita, si o no?

l'opinione di S.ia

Provo dispiacere, sofferenza nel vedere la foto della modella anoressica sul manifesto.

E’ un impatto forte per me, avverto come un senso di nausea che mi attanaglia lo stomaco.

Quel corpo scheletrico mi fa pensare alla morte.

L’altro giorno per sdrammatizzare ho fatto dell’ironia abbastanza cattiva e cinica.

Io non ho un linguaggio molto ricco, anzi, credo che sia molto elementare, ma con questo vorrei dire ugualmente che fosse stata una persona “qualunque” ad avere la richiesta di posare per un servizio fotografico del genere, secondo me non avrebbe mai avuto il coraggio di farlo senza veli (almeno per quanto mi riguarda). Quella ragazza essendo una modella non ha avuto nessun problema a posare nuda nonostante avesse la consapevolezza di avere un corpo ripugnante e sinceramente chissà quanto ha guadagnato per questo.

Come dice un articolo “… i segni della malattia sono ovunque”, a me viene spontanea la domanda:

“ma cosa centra la malattia con un marchio d’abbigliamento?”, altro che campagna di sensibilizzazione contro l’anoressia!

Un bambino che guarda il manifesto e chiede alla madre chi sia quella ragazza, quale risposta dovrebbe dare?

Una ragazza che aspira ad avere successo nel campo della moda, sarebbe disposta anche a ridursi così a costo di arrivare alla notorietà?!

Per me tutto questo è assolutamente negativo, come tanta altre cose che ci circondano.

Da ignorante in materia penso che, mentre prima forse c’era poca informazione riguardo al problema adesso sicuramente c’è più comunicazione ma non credo che il manifesto di no-lita tocchi le corde giuste. Anzi! Il problema viene sfruttato nel modo errato, strumentalizzando la malattia a scopo pubblicitario. E’ molto squallido.

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