lunedì 8 ottobre 2007

L'anoressia, questo “virus” silente.

Campagna nolita, si o no?

L’opinione di P.ra

Non so quanto sia giusto , etico, morale, mostrare il corpo di una sofferente.
Di sicuro guadagnare sulla pelle di colei che è ‘testimone’ di una malattia che divora e uccide non credo sia corretto.
Non sono una competente di disturbi alimentari per capire le conseguenze su chi è ignaro di aver contratto questo “viris” silente.
Sono solo una persona che si è accorta, forse troppo tardi, forse ancora in tempo, di essere malata… Oggi mi sto curando.
Che effetto ha su di me?
Vedere una ragazza che mostra un corpo emaciato mi fa ricordare quando anch’io provavo piacere a vedere un corpo così e non riuscendo ad ottenerlo ho iniziato a vomitare.
Ho paura, paura, paura!
Voglio guardare quell’immagine, parlare di quest’argomento al passato.
Sarò egoista? Forse…
In questo momento non mi interessa aiutare chi soffre, perché sto soffrendo tanto.
Non so come mi sono annullata e non ho sofferto tanto quanto ora in passato,
ora che ho aperto gli occhi e che ho visto quanto è irta la strada che porta alla salvezza.
Ma una cosa è certa: esiste e per quanto difficile io l’ho intrapresa alla luce di Dio e grazie a lui riuscirò a rinascere.

[Il disegno è di M.ta, tratto da Nude alla guerra, Conte editore, Lecce 1999]

1 commento:

Anonimo ha detto...

I riflettori si sono accesi e qualcosa nel bene o nel male si è mosso. Sperando che non rimanga solo una mera campagna pubblicitaria, quello che dovremmo scongiurare è che l’utilizzo di queste come altre immagini non producano emuli, affinchè quando si spegneranno le luci non tutto rimanga nel buoi e nel silenzio nel quale giaceva prima.