questa vita che con i suoi ritmi ci ha portato via tutto o forse niente,
questa gente che con i suoi sorrisi e schemi
ci ha tolto tutto o forse niente,
questo mondo perfetto che ci fa sentire tutto e niente,
questa mente....cosi segnata,
ci fa vedere tutto ma "quasi sempre niente".
e non troviamo via d'uscita, allora ci adagiamo nel dolore e nella commiserazione,
perchè in fondo iniziamo ad amare quegli sguardi di pietà e compassione... ma chiedetevi se è questa la via che volete passare: dietro le quinte, sempre in punta di piedi, pronte a chiudervi in voi stesse e rimproverarvi ogni gesto d'amore e di vita.
anche io sono stato uno di voi... e so bene quanto l'esperienza della malattia e ancor peggio della cura, possa essere terribile,ma in fondo "non c'e gioia più grande nel ricordare un dolore oramai passato".
non impegnatevi a cambiare il mondo la fuori, perchè come ogni sistema, farà di tutto per conservare il suo equilibrio perfetto, e voi vi sentirete sempre tagliati fuori con la vostra imperfezione...ma scoprirete col tempo il piacere nel non sentirvi partecipi, ve lo garantisco!
piuttosto, trovate in questo duro cammino " la via per uscire dal buio" e costruite in voi,non quel muro che vi separerà sempre dal mondo, ma quel "nuovo io" che e' pronto a gridare al mondo che c'è, che esiste... e che vuole vivere realmente e intensamente quanto c'é la fuori bello o brutto che sia, purché sia vero, autentico.
credere in noi, e' questo il primo-difficile passo che siamo chiamati a fare...
"e in fondo ad amare noi stessi siamo sempre stati abituati"...perché smettere, perché proprio ora! :-d
pdl87
17 ottobre 2007 16.25
venerdì 26 ottobre 2007
non c'e gioia più grande nel ricordare un dolore oramai passato
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